La Stazione di Porto Santo Stefano (GR) ha identificato e denunciato alle Procure della Repubblica competenti, un gruppo di cinque giovani, di cui due ancora minorenni, che a vario titolo si sono resi responsabili di danneggiamento e furto.
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, nelle prime ore del mattino, quando alcuni cittadini avevano chiesto l’intervento di una pattuglia, in quanto avevano visto dei ragazzi lanciare delle pietre all’indirizzo di alcune barche ormeggiate alla catenaria di Porto Ercole. Sul posto era intervenuta un’autoradio del Nucleo Radiomobile di Orbetello, che aveva identificato un gruppetto di cinque ragazzi, che dopo essere stati identificati, negavano qualsiasi addebito alla pattuglia che aveva riferito loro il motivo dell’intervento. Nell’immediatezza, i ragazzi erano stati lasciati andare, atteso che la pattuglia non aveva rilevato al suo arrivo nessuna anomalia.
Le cose si sono poi complicate, per gli stessi giovani, poche ore dopo, quando un portercolese ha chiamato il 112 per segnalare il furto del suo scooter, ad opera di persone che si trovavano ancora sul posto. La pattuglia, giunta al porto, ha trovato gli stessi cinque ragazzi. Condotti in caserma e con l’ausilio di alcuni testimoni e del proprietario dello scooter, le vicende sono state chiarite, facendo emergere le responsabilità dei giovani. Finita ormai la serata, i cinque avevano iniziato a tirare sassi alle barche ormeggiate, come ulteriore passatempo dopo la movida, salvo poi fermarsi prima dell’arrivo dei Carabinieri.
Non soddisfatti di questo, andata via la pattuglia, e benché identificati, due di loro hanno ben pensato di mettesi in sella ad uno scooter, lasciato in sosta con le chiavi attaccate, metterlo in moto e fare un breve giro, lasciando poi il mezzo poco distante da dove lo avevano trovato. La scena del furto era stata osservata dal medesimo proprietario, mentre per la vicenda del lancio delle pietre, un testimone ha fornito un video e ampia testimonianza dei fatti. Elementi che non hanno consentito ai ragazzi di mantenere l’iniziale ritrosia verso i Carabinieri, che li incalzavano: tutti hanno infine ammesso le loro responsabilità. Si tratta di ragazzi provenienti da Roma, in vacanza a Porto Ercole, che dovranno quindi rispondere di furto e danneggiamento (in merito, il titolare di una moto d’acqua ha rilevato dei danni al mezzo e fatto denuncia). Nei loro confronti è stato inoltre proposto il foglio di via obbligatorio dal comune di Porto Santo Stefano.